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Dal MASE le indicazioni aggiornate su PFAS e PFOS - Opra Lazio
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Dal MASE le indicazioni aggiornate su PFAS e PFOS

Dal MASE le indicazioni aggiornate su PFAS e PFOS

Argomento

MISCELE E SOSTANZE PERICOLOSE

Normative applicabili

 

Principali contenuti

Il numero di giugno del bollettino di informazione “Sostanze chimiche – ambiente e salute” del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, è dedicato all’uso e all’impatto ambientale e sulla salute dei cittadini di sostanze “per-“ e “polifluoroalcheliche”.

Questi composti chimici difficilmente degradabili sono ampiamente utilizzati nei prodotti di consumo per le loro proprietà di resistenza all’acqua e all’olio, di elevata inerzia chimica anche ad elevate temperature, e di resistenza ad acidi, basi e solventi. Tuttavia, queste sostanze tendono a persistere nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee causando un grave impatto ambientale e sanitario. L’esposizione può infatti causare:

  • malattie alla tiroide,
  • aumento dei livelli di colesterolo,
  • effetti sulla riproduzione e sulla fertilità,
  • immunotossicità,
  • danni al fegato,
  • cancro ai reni e ai testicoli,
  • effetti sul sistema endocrino.

Solo alcune sostanze Pfas sono state regolamentate in Europa e a livello internazionale. Si tratta di quelle definite più pericolose, come l’acido perfluoroottanoico (Pfoa) e l’acido perfluoroottansulfonico (Pfos), presenti nell’industria tessile, nei dispositivi medici e antincendio. Entrambe sono state classificate come persistente, bioaccumulabile e tossica (Pbt) o molto persistente e molto bioaccumulabile (vpvb), e sono state inserite nella Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti. Inoltre, la produzione, l’uso e lo smaltimento sono sottoposti a limitazioni specifiche grazie al regolamento (Ue) 2019/1021.

Per quanto riguarda Reach alcuni Pfas sono stati inseriti nella lista delle sostanze estremamente preoccupanti Svhc e sono già in vigore alcune limitazioni relative all’uso:

  • regolamento (Ue) 2021/1297 del 4 agosto 2021 con il quale è stata stabilita una limitazione della produzione e dell’immissione sul mercato dei Pfas a catena lunga C9 – C14, dei loro sali e delle sostanze correlate.
  • regolamento (Ue) 2024/2462 è stata stabilita una restrizione sui Pfas a catena corta, 6 atomi di carbonio, dei loro sali e delle molecole correlate.

Nel 2023, alcuni stati europei hanno presentato all’agenzia europea per le sostanze chimiche Echa una proposta di restrizioni ai sensi del Reach, in merito a queste sostanze, attualmente in corso di valutazione da parte dei Comitati scientifici dell’Echa. Il processo di valutazione prevede fasi di consultazione pubblica, durante le quali le parti interessate possono esprimere osservazioni sulla portata delle proposte di restrizione e sulle eventuali alternative disponibili. Sulla base dei pareri ricevuti, la Commissione formulerà una proposta di restrizione, che potrà prevedere, se necessario, divieti, limitazioni d’uso e periodi di transizione per permettere la sostituzione dei Pfas con sostanze o tecnologie alternative.

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