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Inail: più risorse per salute e sicurezza.
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Inail: più risorse per salute e sicurezza

Inail: più risorse per salute e sicurezza

Inail: più risorse per salute e sicurezza

L’Inail è disponibile a incrementare le risorse per supportare le imprese nell’implementazione di progetti volti a migliorare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il Commissario Straordinario dell’Istituto, Fabrizio D’Ascenzo, ha annunciato che nel prossimo Bando Isi verranno destinati 500 milioni di euro.

Questa dichiarazione è stata fatta durante la presentazione della relazione annuale 2022 sull’andamento degli infortuni e delle malattie professionali, nonché sull’attività di ricerca e prevenzione e gli investimenti nel settore, avvenuta ieri a Roma.

Dal 2010, l’Inail ha destinato oltre tre miliardi di euro a fondo perduto per supportare le aziende (l’ultima edizione del Bando Isi ha messo a disposizione 333,4 milioni, quindi con la nuova edizione ci saranno più fondi).

Un altro obiettivo dichiarato dall’Inail, sempre annunciato da D’Ascenzo, è quello di rendere strutturale la protezione degli studenti e degli insegnanti, introdotta in via sperimentale con il decreto Lavoro per il 2023/24 (che riguarda circa 10 milioni di persone, tra studenti e docenti).

Il Commissario Straordinario ha sottolineato che la cultura della sicurezza dovrebbe essere promossa non solo all’interno delle aziende, ma dovrebbe permeare ogni aspetto della vita.

Questo richiamo richiama le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pronunciate in occasione dell’inaugurazione del Forum della ricerca “Made in Inail” lo scorso 25 e 26 novembre. Mattarella ha definito la sicurezza sul lavoro come un banco di prova cruciale per valutare la civiltà di un Paese.

Tuttavia, nonostante si registri un miglioramento, i dati sugli infortuni rimangono preoccupanti. Nei primi otto mesi di quest’anno, sono state registrate 383.242 denunce di infortuni, con una diminuzione del 20,9% rispetto allo stesso periodo del 2022 e del 8,1% rispetto al 2019, prima della pandemia.

Le denunce di infortuni mortali sono state 657, 20 in meno rispetto al periodo precedente e 28 in meno rispetto al 2019.

Al contrario, le malattie professionali sono in aumento, con 48.514 casi registrati nei primi otto mesi di quest’anno, rappresentando un incremento del 23,2% rispetto allo stesso periodo del 2022 e dell’18,2% rispetto al 2019.

Nel corso dell’anno precedente, sono stati registrati 1.208 casi mortali, dei quali 606 sono stati riconosciuti, con il 71% di essi verificatisi durante il lavoro e il 29% in itinere. L’invecchiamento della forza lavoro sta contribuendo a questo problema, con un aumento degli infortuni nelle fasce d’età superiori ai 50 anni.

Nel 2022, la percentuale di infortuni in questa fascia d’età è stata del 36,4%, che sale al 50,5% nei casi mortali. I settori più colpiti dagli infortuni mortali sono le costruzioni, seguiti dai trasporti e dal commercio.

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