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Punture di insetti, zoonosi e rischi sul lavoro - Opra Lazio
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Punture di insetti, zoonosi e rischi sul lavoro

Punture di insetti, zoonosi e rischi sul lavoro

Nei mesi estivi, aumentano le attività all’aria aperta e si moltiplicano insetti con i quali i lavoratori vengono a contatto. Riportiamo di seguito alcuni elementi di rischio per i lavoratori.
Punture di insetti o il semplice contatto (zanzare, vespe, zecche, mosche ecc.) possono portare a irritazioni allergie, shock anafilattico ma anche alla trasmissione di infezioni o malattie da animali all’uomo (zoonosi). A rischio i lavoratori agricoltori, forestali, guardia parchi e giardinieri, ma anche edili, impiantisti, allevatori, veterinari e addetti ai maneggi ecc.
Le zoonosi possono essere trasmesse direttamente o indirettamente tra gli animali e l’uomo, ad esempio attraverso punture di un insetto vettore, che trasmette virus, parassiti, batteri da un animale infetto all’uomo. Inoltre, le zoonosi possono essere trasmesse dal consumo di alimenti contaminati o il contatto con animali infetti.
Le zoonosi rappresentando il 75% delle malattie emergenti a livello mondiale. Nell’ultimo decennio in Europa e in Italia si è assistito al progressivo aumento di casi importati e autoctoni di malattie virali di origine tropicale. Le cause sono da ricercare sia nei cambiamenti climatici ad altri fattori come le migrazioni, modifiche dell’ambiente e dell’uso del territorio, incremento dei viaggi e del commercio di animali, ecc.

Punture di vespe api ecc.
Possono provocare reazioni cutanee molto forti. Di norma, l’ingresso del pungiglione nella cute induce localmente una tumefazione infiammatoria dolorosa; questa manifestazione si risolve dopo alcune ore ed è attribuibile alle sostanze velenose inoculate dall’insetto.
Nelle persone precedentemente sensibilizzate, invece, la puntura di vespa può causare una reazione allergica locale(eritema, edema esteso e dolore intenso) o sistemica(orticaria, e difficoltà respiratorie)
Nei soggetti allergici si può verificare una reazione repentina che porta allo “shock anafilattico” con possibile collasso cardiovascolare acuto e quindi anche la morte.
In letteratura è descritto un caso mortale di un manutentore di impianti elettrici punto da una vespa.

Categorie a rischio:
agricoltori, forestali, camerieri con servizi di ristorazione all’aperto, edili impiantisti ecc.

Misure di prevenzione:
Utilizzo di vestiti che non lascino scoperte parti del corpo (es. camicie a maniche lunghe, pantaloni lunghi, scarpe chiuse, calzettoni e cappello
Installazione di reti zanzariere in magazzini, luoghi di lavoro o altro. Uso di repellenti

Per Approfondire
https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/traumi-avvelenamento/morsi-e-punture/punture-di-insetti

Punture di zecche
Le zecche si situano sull’estremità delle piante erbacee e dei cespugli aspettando il passaggio di un animale al quale agganciarsi per nutrirsi (uomo incluso). Si insediano conficcando il rostro nella pelle e cominciando a succhiarne il sangue.
Le zecche sono pericolose poiché sono in grado di trasmettere all’uomo malattie come la “malattia di Lyme” o borreliosi, l’ehrlichiosi, le febbri da rickettsiae, la tularemia, la febbre Q, la babesiosi, l’encefalite virale e anche la febbre emorragica, associata a una particolare specie.

Categorie a rischio:
Agricoltori, giardinieri, addetti alla pastorizia,  forestali, addetti alla manutenzione delle reti elettriche (Enel) che hanno palificazioni e cavi che si estendono all’esterno, ecc

Misure di prevenzione:
Per la prevenzione delle infezioni occorre predisporre programmi d’intervento finalizzati all’igiene personale, all’igiene ambientale e all’igiene degli animali domestici.
Relativamente al primo punto è necessaria la sensibilizzazione della popolazione, potenzialmente esposta, attraverso adeguate campagne d’informazione. In particolare, sarà importante conoscere e identificare i primi segni e sintomi delle varie patologie trasmesse da zecche al fine di trattare precocemente le zone infettate.
Per quanto riguarda l’igiene ambientale e degli animali domestici, bisogna puntare al risanamento delle zone infestate da zecche. L’erba degli orti, dei campi e giardini va tenuta sempre ben tagliata; gli animali domestici devono essere periodicamente controllati.
Indossare scarpe chiuse e pantaloni lunghi. Indossare ghette o calzare stivali in gomma.
Impregnare di repellente calzettoni, ghette e pantaloni, prima di mettersi in cammino nei boschi. L’impregnazione completa di abiti è consigliata in particolare a guardie e operai forestali

Per approfondire:
https://www.inail.it/cs/internet/docs/alg-pubbl-zoonosi-trasmesse-da-zecche_6443122335273.pdf
Per le altre zoonosi, riportiamo la tabella allegata

Principali “zoonosi” che colpiscono, in Italia, i lavoratori

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