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Prevenzione rischi stress da calore - Opra Lazio
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Prevenzione rischi stress da calore

Prevenzione rischi stress da calore

In questo articolo diamo, alcune indicazioni preventive per affrontare le ondate di calore che colpiscono il nostro paese, con particolare attenzione ai lavoratori. Le informazioni sono tratte da “La prevenzione del rischio da stress da calore negli ambienti di lavoro- Regione Emilia Romagna” e “Estate sicura – caldo e lavoro – Guida breve per i lavoratori- INAIL” e dal sito del Ministero della salute “Ondate  di Calore”.

Estate 2022, è attivo il sistema nazionale sulla previsione delle ondate di calore. Sul sito del Ministero della Salute si possono consultare i bollettini a questo link:

https://www.salute.gov.it/portale/caldo/homeCaldo.jsp

le ondate di calore si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione

Per mettere in guardia sui possibili effetti sulla salute delle ondate di calore il ministero elabora dei bollettini giornalieri per 27 città con previsioni a 24, 48 e 72 ore.

I bollettini danno 4 classificazione di rischio:

Verde livello 0 rappresenta condizioni meteorologiche che non comportano un rischio per la salute della popolazione.

Giallo livello 1 di preallerta indica condizioni meteorologiche che possono precedere il verificarsi di un’ondata di calore.

Arancione livello 2 indica condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più fragili (Anziani, bambini, donne in gravidanza, giovani che svolgono un lavoro intenso all’aria aperta).

Rosso livello 3 indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche.

Tanto più prolungata è l’ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute.

Ondate di calore e problemi per i lavoratori

L’esposizione a condizioni di scambio termico sfavorevoli per l’organismo umano rappresenta un problema anche in ambito occupazionale, soprattutto per i lavoratori che svolgono la propria mansione in ambienti esterni, esposti per lunghi periodi alla radiazione solare o che debbono lavorare in ambienti interni in prossimità di superfici o macchinari che emettono calore.

Le condizioni climatiche possono influenzare notevolmente alcuni ambiti lavorativi, come il settore edile, agricolo e della cantieristica stradale.

Uno sforzo fisico intenso e prolungato, uno stato di idratazione inadeguato, la necessità di indossare DPI che ostacolano la dispersione del calore corporeo, possono aumentare il rischio di sviluppare reazioni acute da calore specialmente in presenza di malattie preesistenti.

Ondate di calore ed effetti sulla salute

Durante le ondate di calore sono documentati effetti sulla salute (aumenti della mortalità, dei ricoveri ospedalieri, degli accessi al pronto soccorso), soprattutto in sottogruppi di popolazione più vulnerabili (anziani, soggetti con patologie croniche, bambini, donne in gravidanza, lavoratori all’aperto).

L’eccesso di calore può rivelarsi fatale quando esistono condizioni patologiche croniche che ostacolano i meccanismi compensativi della termoregolazione.

Le patologie associate alle alte temperature ambientali possono essere:

colpo di sole (rossore e dolore cutaneo, edema, vescicole, febbre, cefalea) – all’effetto dell’eccessiva esposizione ai raggi solari si aggiungono gli effetti del surriscaldamento e della disidratazione;

crampi da calore (spasmi dolorosi alle gambe e all’addome, sudorazione);

esaurimento da calore (abbondante sudorazione, astenia, cute pallida e fredda, polso debole, temperatura normale);

colpo di calore (temperatura corporea superiore a 40 °C, pelle secca e calda, polso rapido e respiro frequente, stato confusionale, deliri o convulsioni, possibile perdita di coscienza).

Anche gli infortuni sul lavoro possono essere correlati alle ondate di calore. Le elevate temperature possono causare malori o ridurre la capacità di attenzione del lavoratore e quindi aumentare il rischio di infortuni.

Durante le ondate di calore i tipi di infortunio e le modalità di infortunio più frequenti sono: incidenti di trasporto, scivolamenti e cadute, contatto con oggetti o attrezzature, ferite, lacerazioni e amputazioni.

I danni alla salute possono essere di tipo diretto: colpo di calore, sincope da calore, crampi, patologie a carico della pelle e delle ghiandole sudoripare, oppure indiretto, aggravando condizioni patologiche preesistenti, o creando condizioni di affaticamento che possono ridurre la capacità di attenzione del lavoratore ed aumentare il rischio di infortuni (es: infortuni alla guida di veicoli o nella conduzione di macchinari).

Stress termico e lavoro

Lo stress termico si verifica quando il sistema di termoregolazione dell’organismo fallisce. La temperatura dell’aria, il ritmo di lavoro intenso, la ventilazione, l’umidità, gli indumenti da lavoro, sono tutti fattori che possono concorrere allo stress termico. Inoltre, l’esposizione simultanea agli inquinanti atmosferici urbani, in particolare all’ozono, potenzia gli effetti delle alte temperature.

Nel luogo di lavoro il rischio di stress termico potrebbe non essere evidente. Il corpo reagisce al caldo aumentando il flusso sanguigno cutaneo e attraverso la sudorazione. L’aumento del flusso sanguigno e l’evaporazione cutanea permettono al corpo di raffreddarsi.

La valutazione del rischio microclima caldo negli ambienti di lavoro

Il microclima fa parte degli agenti fisici considerati dal Titolo VIII del D.Lgs. 81/2008 e per i quali il datore di lavoro deve valutare il rischio di esposizione per i lavoratori e mettere in atto un sistema di prevenzione e protezione dal rischio., La valutazione dei rischi per la salute e sicurezza associati a condizioni microclimatiche sfavorevoli in tutti gli ambiti lavorativi deve essere eseguita in riferimento alle indicazioni generali contenute al capo I del Titolo VIII. La valutazione del rischio deve condurre a identificare e adottare le opportune misure di prevenzione e protezione, deve considerare la presenza di lavoratori particolarmente sensibili

Prevenzione indicazioni per i lavoratori

Bere in abbondanza acqua fresca a prescindere dallo stimolo della sete per prevenire la disidratazione;

Alimentarsi con cibi ricchi di sali minerali (frutta e verdura) e poveri di grassi;

Evitare bevande alcoliche e gassate;

Rinfrescarsi di tanto in tanto bagnandosi con acqua fresca;

Non lavorare da soli, se possibile.

Nei lavori all’aperto:

Non lavorare a torso nudo, ma indossare abiti chiari e leggeri, e un copricapo leggero;

Usare copricapo a falda larga e indumenti leggeri e traspiranti; sconsigliati cappello con sola visiera (non protegge collo e nuca) e indumenti a maniche corte o pantaloni corti;

Riposarsi in zone ombreggiate e fresche, aumentando la frequenza delle pause in caso di affaticamento.

Prevenzione indicazioni per il datore di lavoro

Consultare il bollettino di previsione e allarme per la propria città.

Nei giorni a elevato rischio ridurre l’attività lavorativa nelle ore più calde (dalle 14.00 alle 17:00) e programmare le attività più pesanti nelle ore più fresche della giornata.

Garantire la disponibilità di acqua nei luoghi di lavoro.

Inserire un programma di acclimatamento graduale e prevedere un programma di turnazione per limitare l’esposizione dei lavoratori.

Aumentare la frequenza delle pause di recupero, invitare i lavoratori a rispettarle.

Ove possibile mettere a disposizione dei lavoratori luoghi climatizzati in cui trascorrere le pause di interruzione del lavoro.

Mettere a disposizione idonei dispositivi di protezione individuali (DPI) e indumenti protettivi.

Prima dell’estate informare e formare i lavoratori sui rischi correlati al caldo.

Promuovere un reciproco controllo tra lavoratori.

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