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Direttiva UE 2024/1275: verso edifici a emissioni zero
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Direttiva UE 2024/1275: verso edifici a emissioni zero

Direttiva UE 2024/1275: verso edifici a emissioni zero

Direttiva UE 2024/1275: verso edifici a emissioni zero .

Un passo importante per la lotta ai cambiamenti climatici e per la promozione di uno sviluppo più sostenibile: è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Europea la direttiva (UE) 2024/1275 sulla prestazione energetica nell’edilizia.

Obiettivo: un parco immobiliare decarbonizzato entro il 2050

La direttiva fissa un obiettivo ambizioso: trasformare tutti gli edifici dell’Unione Europea in edifici a emissioni zero entro il 2050. Per raggiungere questo obiettivo, gli Stati membri dovranno elaborare piani nazionali di ristrutturazione edilizia che definiscano strategie e interventi per migliorare l’efficienza energetica del proprio parco immobiliare.

Edifici nuovi a emissioni zero: dal 2028 per gli enti pubblici, dal 2030 per tutti

Un passo fondamentale in questa direzione sarà l’obbligo di costruire edifici nuovi a emissioni zero. La direttiva stabilisce che:

  • A partire dal 1° gennaio 2028, tutti gli edifici di nuova costruzione di proprietà di enti pubblici dovranno essere a emissioni zero.
  • Dal 1° gennaio 2030, l’obbligo sarà esteso a tutti gli edifici di nuova costruzione.

Altri aspetti chiave della direttiva:

  • Promozione dell’energia solare negli edifici: la direttiva incentiva l’installazione di pannelli fotovoltaici e altre tecnologie solari per la produzione di energia rinnovabile negli edifici.
  • Introduzione del “passaporto” di ristrutturazione: un documento che conterrà informazioni sulla storia energetica di un edificio e sulle sue prestazioni energetiche, per favorire interventi di ristrutturazione mirati.
  • Focus sul consumo energetico dei sistemi tecnici per l’edilizia: la direttiva definisce nuovi standard per migliorare l’efficienza energetica di impianti di climatizzazione, illuminazione e altri sistemi tecnici utilizzati negli edifici.
  • Predisposizione degli edifici ai sistemi intelligenti: la direttiva incoraggia l’installazione di sistemi di domotica e altre tecnologie intelligenti per ottimizzare i consumi energetici degli edifici.
  • Misure per incentivare la ristrutturazione: la direttiva prevede l’istituzione di incentivi finanziari, l’acquisizione di competenze e l’eliminazione delle barriere di mercato per facilitare la ristrutturazione degli edifici.
  • Sportello unico per la prestazione energetica: ogni Stato membro dovrà istituire uno sportello unico per fornire informazioni e assistenza ai cittadini sulle questioni relative all’efficienza energetica degli edifici.
  • Norme più rigorose per l’attestato di prestazione energetica: la direttiva introduce requisiti più stringenti per la redazione dell’attestato di prestazione energetica degli edifici, al fine di garantire informazioni più accurate e trasparenti.
  • Rafforzamento dei controlli: la direttiva prevede l’istituzione di un sistema di ispezioni per garantire il rispetto della normativa.
  • Regole per la certificazione dei professionisti dell’edilizia: la direttiva definisce nuovi standard per la certificazione dei professionisti dell’edilizia, al fine di garantire competenze adeguate in materia di efficienza energetica.
  • Sistemi di controllo indipendente: la direttiva prevede l’istituzione di sistemi di controllo indipendente per verificare l’attuazione della normativa.
  • Meccanismi di riesame: la direttiva stabilisce l’obbligo per la Commissione europea di riesaminare periodicamente l’attuazione della direttiva e di proporre eventuali modifiche.

Un’occasione per l’Italia

L’attuazione della direttiva 2024/1275 rappresenta un’importante opportunità per l’Italia per modernizzare il proprio parco immobiliare, ridurre le emissioni di CO2 e creare nuovi posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica.