
15 Ott Nuovo Accordo Stato-Regioni: rafforzato il coordinamento veterinario nazionale
Argomento
Sicurezza alimentare
Tipo di provvedimento
Accordo Stato-Regioni
Normativa di riferimento
Decreto Legislativo 5 agosto 2022, n. 136. Attuazione dell’articolo 14, comma 2, lettere a), b), e), f), h), i), l), n), o) e p), della legge 22 aprile 2021, n. 53 per adeguare e raccordare la normativa nazionale in materia di prevenzione e controllo delle malattie animali che sono trasmissibili agli animali o all’uomo, alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016. (22G00144) (GU Serie Generale n.213 del 12-09-2022)
Principali contenuti
La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, nella seduta del 10 settembre 2025, ha approvato un importante accordo che definisce in modo uniforme su tutto il territorio nazionale i compiti e le attribuzioni del Responsabile del Servizio Veterinario Regionale (RSV) e le modalità di funzionamento della rete veterinaria nazionale. Si tratta di un passo significativo verso un sistema più efficiente di prevenzione, controllo e gestione delle emergenze sanitarie che coinvolgono animali e, di riflesso, la salute pubblica.
L’accordo trova il suo fondamento nel Decreto Legislativo 5 agosto 2022, n. 136, che ha recepito le disposizioni del Regolamento (UE) 2016/429, noto come Animal Health Law. Questo regolamento europeo ha introdotto un quadro normativo organico per la prevenzione e il controllo delle malattie animali trasmissibili, con l’obiettivo di garantire un approccio coordinato e basato sul principio “One Health”, che riconosce l’interconnessione tra la salute animale, umana e ambientale.
In attuazione di tali principi, il decreto del 2022 ha previsto l’istituzione di una rete nazionale di servizi veterinari coordinata dal Ministero della Salute e articolata su tre livelli, ossia: centrale, regionale e locale, con il coinvolgimento del Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali. L’accordo del 2025 dà finalmente concretezza a questa architettura, stabilendo ruoli, responsabilità e modalità operative dei diversi attori istituzionali.
Il Responsabile del Servizio Veterinario Regionale assume un ruolo chiave nel sistema. A lui spetta il coordinamento delle attività di prevenzione, sorveglianza e gestione delle emergenze sanitarie che riguardano il patrimonio zootecnico della regione o provincia autonoma. Il RSV è inoltre il punto di raccordo con il Ministero della Salute e con il Centro nazionale, garantendo un flusso costante di informazioni e una risposta rapida e coordinata in caso di emergenze. Questo ruolo richiede competenze tecniche elevate, capacità di gestione organizzativa e una profonda conoscenza del territorio di riferimento.
L’accordo disciplina anche il funzionamento della rete veterinaria nazionale, che rappresenta lo strumento operativo per assicurare coerenza e tempestività nelle decisioni. Attraverso questa rete vengono condivise informazioni epidemiologiche, strategie di contenimento e piani di intervento, con l’obiettivo di evitare frammentazioni e garantire uniformità di azione tra le diverse regioni. Si tratta di un meccanismo che permette al sistema sanitario veterinario di agire in modo coordinato e trasparente, soprattutto nelle situazioni di emergenza in cui la rapidità e la chiarezza decisionale sono essenziali.
Un aspetto rilevante dell’accordo riguarda la definizione dei requisiti organizzativi e di supporto per ciascun servizio veterinario regionale. Ogni regione dovrà infatti dotarsi di una struttura di supporto tecnico e amministrativo, adeguatamente formata e attrezzata per gestire le funzioni operative, i flussi informativi e la comunicazione con i livelli centrali.
Dal punto di vista finanziario, l’accordo ribadisce che la sua attuazione avverrà senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, utilizzando le risorse umane e strumentali già disponibili. Questo vincolo mira a garantire sostenibilità e continuità operativa, puntando su un miglior coordinamento piuttosto che su un aumento della spesa.
In definitiva, l’approvazione di questo accordo segna un passaggio importante nel percorso di rafforzamento della governance veterinaria nazionale. La chiarezza dei ruoli, la formalizzazione dei collegamenti tra i diversi livelli e la definizione di procedure comuni rappresentano elementi fondamentali per migliorare la capacità del sistema di prevenire e gestire le emergenze sanitarie. In un contesto in cui le zoonosi, la biosicurezza degli allevamenti e la sicurezza alimentare sono temi sempre più centrali, disporre di una rete veterinaria efficiente e coordinata costituisce una garanzia per la tutela della salute pubblica e per la competitività dell’intero comparto agroalimentare italiano.
Iscriviti alla nostra Newsletter e sui Facebook e Instagram per rimanere sempre aggiornato!