Opra Lazio | Ultimi aggiornamenti Rentri https://opralazio.it Organismo Paritetico Regionale Artigianato Thu, 24 Jul 2025 10:53:53 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.2 https://opralazio.it/wp-content/uploads/2022/01/cropped-icona-32x32.png Opra Lazio | Ultimi aggiornamenti Rentri https://opralazio.it 32 32 Ultimi aggiornamenti Rentri https://opralazio.it/ultimi-aggiornamenti-rentri/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=ultimi-aggiornamenti-rentri Thu, 24 Jul 2025 10:53:53 +0000 https://opralazio.it/?p=28963 Argomento AMBIENTE Normative applicabili Decreto ministeriale 4 aprile 2023 n. 59 – Gu Serie generale n. 126 del 31 maggio 2023 Principali contenuti  Segnaliamo nuovi aggiornamenti promossi dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per migliorare l’interoperabilità, la gestione dei dati e l’esperienza utente per il Registro...

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Argomento

AMBIENTE 

Normative applicabili

Decreto ministeriale 4 aprile 2023 n. 59 – Gu Serie generale n. 126 del 31 maggio 2023

 

Principali contenuti

 Segnaliamo nuovi aggiornamenti promossi dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per migliorare l’interoperabilità, la gestione dei dati e l’esperienza utente per il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti.

  • “Avvisi” è la nuova sessione introdotta nel sito, in cui si possono trovare tutte le comunicazioni relative alla manutenzione programmata a partire da marzo 2025.
  • “Aggiornamenti Software” è la sessione in cui è riportata la cronologia degli aggiornamenti effettuati dal dicembre 2024.
  • È stata introdotta una nuova funzione di ricerca che semplifica agli enti la ricerca dei registri attivi sul territorio.
  • Miglioramenti tecnici per quanto riguarda i servizi di elaborazione datiaggiornamenti delle Api e una gestione più chiara dei formulari digitali.
  • Correzioni di bug e compilazione più intuitiva dei formulari nell’app Rentri Fir Digitale.
  • Migliorata la gestione dei pagamenti e dei profili utente.

Questi aggiornamenti hanno l’obiettivo di diminuire gli errori e promuovere una transizione digitale e trasparente nel settore ambientale.

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Infortuni negli stabilimenti Pir – INAIL 2025 https://opralazio.it/infortuni-negli-stabilimenti-pir-inail-2025/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=infortuni-negli-stabilimenti-pir-inail-2025 Mon, 21 Jul 2025 13:03:49 +0000 https://opralazio.it/?p=28956 Argomento SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Normative applicabili Decreto legislativo del 26 giugno 2015, n. 105 – Gu serie generale del 14 luglio 2015 – suppl. ordinario n. 38 Direttiva 2012/18/Ue del 4 luglio 2012 Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 – Gu serie generale n. 101...

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Argomento

SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Normative applicabili

 

Principali contenuti

 Segnaliamo un documento riguardante lo studio degli infortuni nei luoghi di lavoro all’interno degli stabilimenti soggetti alla normativa “Seveso”, finalizzata a prevenire incidenti rilevanti dovuti alla presenza di sostanze pericolose. Il settore “Seveso”, infatti, è definito sulla base dei quantitativi di sostanze pericolose presenti all’interno degli stabilimenti.

È stata creata una banca dati contenente informazioni sugli infortuni, sugli infortunati e sugli eventi, con l’obiettivo di identificare gli ambiti critici per migliorare la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori.

Il decreto legislativo del 26 giugno 2015 n. 105 (che recepisce la direttiva Seveso III) obbliga i gestori degli stabilimenti a implementare sistemi di gestione della sicurezza e a valutare i rischi potenziali di incidenti.

L’Inail ha condotto una ricerca, focalizzata sugli infortuni verificatisi negli stabilimenti Seveso tra il 2017 e il 2020, con l’obiettivo di individuare tendenze e migliorarelepolitiche di prevenzione per la salute e la sicurezza dei lavoratori esposti al rischio di incidenti rilevanti per caratterizzarli statisticamente.

L’elaborazione dei dati è stata resa possibile grazie a una metodologia via via affinata. I risultati rappresentano una base utile per comprendere meglio il settore Seveso e supportare le attività decisionali e di vigilanza delle istituzioni coinvolte.

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Indebita attribuzione delle funzioni di preposto, chiarimenti Inl https://opralazio.it/indebita-attribuzione-delle-funzioni-di-preposto-chiarimenti-inl/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=indebita-attribuzione-delle-funzioni-di-preposto-chiarimenti-inl Fri, 18 Jul 2025 14:19:59 +0000 https://opralazio.it/?p=28948 Argomento SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Normative applicabili Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 – Gu serie generale n. 101 del 30 aprile 2008 – suppl. ordinario n. 108 Principali contenuti  Segnaliamo un tema molto discusso a livello aziendale in merito alla nomina a preposto di...

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Argomento

SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Normative applicabili

 

Principali contenuti

 Segnaliamo un tema molto discusso a livello aziendale in merito alla nomina a preposto di lavoratori con limitata anzianità di servizio (12 mesi) o in apprendistato, affrontato nella nuova circolare congiunta tra l’Inl e la conferenza delle Regioni.

Nella circolare viene definito che non esiste una regola generale che escluda apprendisti o lavoratori con 12 mesi di anzianità dal ruolo di preposto, purché abbiano le competenze e l’esperienza adeguate.

Viene citata anche la sentenza n. 6790/2024 della Cassazione Penale che ha confermato che non è sufficiente la qualifica di apprendista per escludere l’idoneità.

Gli Organi di Vigilanza devono valutare caso per caso se il lavoratore è realmente in grado di svolgere il ruolo di preposto e quindi se in possesso delle competenze e dei requisiti necessari per adempiere agli obblighi previsti dall’articolo 19 del Dlgs 81/2008, con formazione adeguata al contesto lavorativo, non limitata solo ad approcci formali o burocratici.

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Patente a punti, istruzioni Inl su crediti extra https://opralazio.it/patente-a-punti-istruzioni-inl-su-crediti-extra/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=patente-a-punti-istruzioni-inl-su-crediti-extra Fri, 18 Jul 2025 14:15:48 +0000 https://opralazio.it/?p=28940 Argomento SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Normative applicabili Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 – Gu serie generale n. 101 del 30 aprile 2008 – suppl. ordinario n. 108 Decreto 18 settembre 2024, n. 132 – Gu serie generale n. 221 del 20 settembre 2024 Principali...

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Argomento

SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Normative applicabili

 

Principali contenuti 

Segnaliamo che, in merito alla patente a punti per imprese e lavoratori autonomi, l’Inl ha fornito indicazioni operative sul riconoscimento dei crediti aggiuntivi.

Si specifica che partendo dai 30 crediti iniziali, questi possono aumentare fino ad un massimo di 100 e vengono attribuiti in base:

  • all’anzianità di iscrizione alla Cciaa;
  • al possesso di certificazioni conformi alla norma Uni En Iso 45001;
  • all’asseverazione del Modello di gestione salute e sicurezza (art. 30 D.Lgs. 81/2008);
  • al possesso della certificazione Soa (classi I e II);
  • all’esito positivo di attività di consulenza e monitoraggio svolte da Organismi paritetici.

Se durante un’ispezione risultano dichiarazioni non veritiere, il personale ispettivo può proporre l’invalidazione dei crediti, tramite l’applicativo “Verifica Patente a Crediti”.
Questa richiesta dovrà essere confermata dal Dirigente dell’Ufficio, che comunica poi ufficialmente la sottrazione del punteggio all’impresa.

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Rilascio nuove funzionalità Patente a crediti https://opralazio.it/rilascio-nuove-funzionalita-patente-a-crediti/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rilascio-nuove-funzionalita-patente-a-crediti Sat, 12 Jul 2025 09:26:42 +0000 https://opralazio.it/?p=28934 Argomento SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Normative applicabili Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 – Gu serie generale n. 101 del 30 aprile 2008 – suppl. ordinario n. 108 Decreto 18 settembre 2024, n. 132 – Gu serie generale n. 221 del 20 settembre 2024 Principali...

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Argomento

SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Normative applicabili

 

Principali contenuti

 L’Ispettorato nazionale del lavoro informa che le nuove funzionalità di gestione della Patente a crediti saranno disponibili dalle ore 10:00 del 10 luglio 2025 accedendo al portale dei servizi Inl.

Si evidenzia che:

  • gli operatori economici già titolari di patente alla data del 9 luglio 2025 potranno designare, a decorrere dal 10 luglio 2025, un proprio delegato utilizzando l’applicazione “Gestione deleghe”. Gli operatori potranno proporre sia il soggetto già delegato in precedenza, sia un soggetto diverso. Sarà inoltre possibile delegare l’associazione datoriale prescelta specificando il codice fiscale della sede di riferimento dell’associazione.

In assenza di delega, sull’applicativo Patente a crediti potrà operare solo il responsabile aziendale.

  • gli operatori economici che chiedono il rilascio della patente a decorrere del 10 luglio 2025, dovranno registrarsi sui sistemi Inl via applicazione “Attestazione legale rappresentante/titolare” e poi, se di loro interesse, provvedere alla designazione di un delegato tramite l’applicazione “Gestione deleghe”.

Le procedure descritte non sono valide per gli operatori economici esteri Ue ed extra Ue.

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Dal MASE le indicazioni aggiornate su PFAS e PFOS https://opralazio.it/dal-mase-le-indicazioni-aggiornate-su-pfas-e-pfos/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=dal-mase-le-indicazioni-aggiornate-su-pfas-e-pfos Thu, 10 Jul 2025 11:09:24 +0000 https://opralazio.it/?p=28926 Argomento MISCELE E SOSTANZE PERICOLOSE Normative applicabili Regolamento (Ce) n. 1907 del 18 dicembre 2006 – Guue serie L n. 396 del 30 dicembre 2006 Decisione del consiglio, del 14 ottobre 2004 – Guue serie L n. 209 del 31 luglio 2006 Regolamento (Ue) n. 1021...

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Argomento

MISCELE E SOSTANZE PERICOLOSE

Normative applicabili

 

Principali contenuti

Il numero di giugno del bollettino di informazione “Sostanze chimiche – ambiente e salute” del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, è dedicato all’uso e all’impatto ambientale e sulla salute dei cittadini di sostanze “per-“ e “polifluoroalcheliche”.

Questi composti chimici difficilmente degradabili sono ampiamente utilizzati nei prodotti di consumo per le loro proprietà di resistenza all’acqua e all’olio, di elevata inerzia chimica anche ad elevate temperature, e di resistenza ad acidi, basi e solventi. Tuttavia, queste sostanze tendono a persistere nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee causando un grave impatto ambientale e sanitario. L’esposizione può infatti causare:

  • malattie alla tiroide,
  • aumento dei livelli di colesterolo,
  • effetti sulla riproduzione e sulla fertilità,
  • immunotossicità,
  • danni al fegato,
  • cancro ai reni e ai testicoli,
  • effetti sul sistema endocrino.

Solo alcune sostanze Pfas sono state regolamentate in Europa e a livello internazionale. Si tratta di quelle definite più pericolose, come l’acido perfluoroottanoico (Pfoa) e l’acido perfluoroottansulfonico (Pfos), presenti nell’industria tessile, nei dispositivi medici e antincendio. Entrambe sono state classificate come persistente, bioaccumulabile e tossica (Pbt) o molto persistente e molto bioaccumulabile (vpvb), e sono state inserite nella Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti. Inoltre, la produzione, l’uso e lo smaltimento sono sottoposti a limitazioni specifiche grazie al regolamento (Ue) 2019/1021.

Per quanto riguarda Reach alcuni Pfas sono stati inseriti nella lista delle sostanze estremamente preoccupanti Svhc e sono già in vigore alcune limitazioni relative all’uso:

  • regolamento (Ue) 2021/1297 del 4 agosto 2021 con il quale è stata stabilita una limitazione della produzione e dell’immissione sul mercato dei Pfas a catena lunga C9 – C14, dei loro sali e delle sostanze correlate.
  • regolamento (Ue) 2024/2462 è stata stabilita una restrizione sui Pfas a catena corta, 6 atomi di carbonio, dei loro sali e delle molecole correlate.

Nel 2023, alcuni stati europei hanno presentato all’agenzia europea per le sostanze chimiche Echa una proposta di restrizioni ai sensi del Reach, in merito a queste sostanze, attualmente in corso di valutazione da parte dei Comitati scientifici dell’Echa. Il processo di valutazione prevede fasi di consultazione pubblica, durante le quali le parti interessate possono esprimere osservazioni sulla portata delle proposte di restrizione e sulle eventuali alternative disponibili. Sulla base dei pareri ricevuti, la Commissione formulerà una proposta di restrizione, che potrà prevedere, se necessario, divieti, limitazioni d’uso e periodi di transizione per permettere la sostituzione dei Pfas con sostanze o tecnologie alternative.

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Riciclo batterie più efficiente, ecco il nuovo regolamento europeo https://opralazio.it/riciclo-batterie-piu-efficiente-ecco-il-nuovo-regolamento-europeo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=riciclo-batterie-piu-efficiente-ecco-il-nuovo-regolamento-europeo Thu, 10 Jul 2025 11:00:48 +0000 https://opralazio.it/?p=28919 Argomento GESTIONE RIFIUTI Normative applicabili Regolamento delegato (Ue) 3 luglio 2025, n. 2025/606 – Guue del 4 luglio 2025 Regolamento (Ue) 2023/1542 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 luglio 2023 – Guue del 28 luglio 2023, n. L191 Principali contenuti  In data 4 luglio è...

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Argomento

GESTIONE RIFIUTI

Normative applicabili

 

Principali contenuti

 In data 4 luglio è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il regolamento delegato (Ue) 2025/606, a integrazione del regolamento (Ue) 2023/1542 relativo alle batterie e ai rifiuti di batterie.

Applicato a tutte le batterie immesse sul mercato dell’Ue, ha come obiettivo principale di fornire una cornice normativa armonizzata per l’intero ciclo di vita delle batterie, promuovendo un’elevata qualità del recupero dei materiali e sostenendo gli sviluppi tecnologici del settore e le nuove tecniche di trattamento.

Il regolamento delegato 2025/606 stabilisce:

  • procedure di calcolo uniformi per gli impianti di riciclo di batterie al piombo, nichel-cadmio e altri materiali,
  • la metodica per la quantificazione della “recycling efficiency”, ovvero la percentuale di massa che torna materia prima seconda,
  • un quadro per quantificare il recupero dei metalli strategici, quali cobalto, rame, litio, nichel e piombo,
  • il formato documentale standardizzato per dimostrare la conformità a tutti i requisisti e da utilizzare nelle comunicazioni alle autorità degli stati membri.

 

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Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare https://opralazio.it/linee-di-indirizzo-per-la-protezione-dei-lavoratori-dal-calore-e-dalla-radiazione-solare/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=linee-di-indirizzo-per-la-protezione-dei-lavoratori-dal-calore-e-dalla-radiazione-solare Wed, 09 Jul 2025 12:40:42 +0000 https://opralazio.it/?p=28912 Argomento Sicurezza negli ambienti di lavoro Tipo di provvedimento Linee Guida   Principali contenuti La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella seduta del 19 giugno 2025, ha approvato le Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare....

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Argomento

Sicurezza negli ambienti di lavoro

Tipo di provvedimento

Linee Guida

 

Principali contenuti

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella seduta del 19 giugno 2025, ha approvato le Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare. Si tratta di un documento fondamentale, elaborato con l’obiettivo di fornire strumenti pratici e operativi ai datori di lavoro, RSPP, medici competenti e operatori della prevenzione, per affrontare in modo strutturato e coordinato i rischi emergenti legati alle temperature elevate e all’esposizione prolungata alla radiazione solare.

Queste linee guida nascono dall’esigenza, oggi sempre più urgente, di contrastare i rischi da stress termico e solare che interessano numerosi settori lavorativi, in particolare quelli con attività svolte all’aperto (agricoltura, edilizia, logistica, servizi ambientali, ecc.). L’obiettivo è garantire condizioni di lavoro sicure e salubri, fornendo indicazioni chiare per l’identificazione, la valutazione e la gestione dei rischi legati al calore.

L’innalzamento delle temperature medie globali, dovuto al cambiamento climatico, sta determinando un impatto crescente anche sui luoghi di lavoro. In particolare:

– esporre i lavoratori a condizioni di calore estremo aumenta il rischio di sviluppare patologie da calore (crampi, disidratazione, colpi di calore);

– le alte temperature influiscono negativamente su attenzione, concentrazione e reattività, aumentando il rischio di infortuni sul lavoro;

– si osserva una diminuzione della produttività e un incremento della fatica fisica e mentale, soprattutto in attività fisicamente impegnative;

– alcuni materiali, sostanze chimiche e attrezzature risultano più vulnerabili al calore, con possibili ricadute sulla sicurezza operativa.

Le Linee di indirizzo propongono un modello di gestione basato su un approccio integrato e partecipato alla prevenzione, fondato su tre pilastri:

1. Valutazione del rischio, ossia Analisi del rischio specifico da calore e radiazione solare, con uso di indicatori tecnici (WBGT, Humidex, Worklimate, ecc.) e valutazione dei fattori aggravanti (intensità del lavoro, abbigliamento, condizioni fisiche dei lavoratori, ecc.)

2. Misure di prevenzione e protezione con l’introduzione di misure organizzative e tecniche, tra cui:

– rimodulazione degli orari di lavoro nelle fasce più fresche;

– aree ombreggiate e zone di raffreddamento;

– disponibilità costante di acqua e sali minerali;

– pause climatizzate programmate;

– DPI leggeri e traspiranti;

– informazione e formazione specifica e periodica.

3. Miglioramento continuo tramite la verifica periodica dell’efficacia delle misure adottate, aggiornamento della valutazione dei rischi, coinvolgimento attivo dei lavoratori e aggiornamento continuo in base all’evoluzione normativa, climatica e tecnologica.

La riflessione alla base delle Linee guida è ispirata alla necessità di garantire a tutti i lavoratori il diritto a un ambiente di lavoro sano e sicuro, anche in condizioni climatiche sfavorevoli. I datori di lavoro devono essere messi nelle condizioni di pianificare, prevenire e intervenire in modo efficace, con strumenti aggiornati e validati, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/08 e dalle normative tecniche internazionali (es. ISO 7243, ISO 7933).

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Emergenze climatiche, firmato il Protocollo quadro https://opralazio.it/emergenze-climatiche-firmato-il-protocollo-quadro/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=emergenze-climatiche-firmato-il-protocollo-quadro Tue, 08 Jul 2025 14:18:23 +0000 https://opralazio.it/?p=28905 Argomento SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Normative applicabili Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 – Gu serie generale n. 101 del 30 aprile 2008 – suppl. ordinario n. 108 Principali contenuti Segnaliamo che è stato firmato il Protocollo quadro per l’adozione delle misure di contenimento dei...

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Argomento

SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Normative applicabili

 

Principali contenuti

Segnaliamo che è stato firmato il Protocollo quadro per l’adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi legate alle emergenze climatiche negli ambienti di lavoro si propone di:

  • Coniugare la prosecuzione della attività produttive con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative.
  • Valorizzare le iniziative nazionali e diventare un punto di riferimento per i provvedimenti adottati dalle amministrazioni locali.
  • Tutelare, in particolar modo, i lavoratori esposti a situazioni climatiche estreme all’aperto e in ambienti chiusi non adeguatamente climatizzati. Ponendo particolare attenzione agli strumenti di formazione, informazione, prevenzione e alla corretta applicazione della sorveglianza sanitaria e della valutazione dei rischi, affinché possano essere definite misure di tutela idonee.

Le misure adottate sono valide per tutti i lavoratori e per gli studenti in Pcto o in altre forme di istruzione e formazione.

Il protocollo non prevede sanzioni specifiche dirette, ma rimangono le sanzioni derivate dalla violazione del riferimento normativo principale: Dlgs 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro).

Il protocollo verrà recepito con un decreto ministeriale, in tale circostanza potranno essere previste indicazioni vincolanti o obblighi specifici. Prossimamente, le parti sociali che intendono aderire al protocollo potranno firmarlo e integrarlo nei contratti collettivi, rendendo così talune misure obbligatorie a livello aziendale o settoriale.

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Obbligo vaccinale e rischio biologico, la CGUE chiarisce i limiti di legittimità https://opralazio.it/obbligo-vaccinale-e-rischio-biologico-la-cgue-chiarisce-i-limiti-di-legittimita-2/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=obbligo-vaccinale-e-rischio-biologico-la-cgue-chiarisce-i-limiti-di-legittimita-2 Fri, 04 Jul 2025 12:56:25 +0000 https://opralazio.it/?p=28897 Argomento SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Tipo di provvedimento Sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, n. 219/24 del 12 giugno 2025   Principali contenuti La sentenza n. 219/24 della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, pronunciata il 12 giugno 2025 nella causa C-219/24, rappresenta un importante chiarimento...

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Argomento

SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO

Tipo di provvedimento

Sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, n. 219/24 del 12 giugno 2025

 

Principali contenuti

La sentenza n. 219/24 della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, pronunciata il 12 giugno 2025 nella causa C-219/24, rappresenta un importante chiarimento giuridico in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in presenza di rischi biologici. In essa, la Corte afferma che l’esistenza di un rischio biologico concreto, come ad esempio quello legato alla diffusione di virus altamente trasmissibili, tra cui il SARS-CoV-2 , può giustificare l’introduzione, da parte dei datori di lavoro o delle autorità competenti, di un obbligo vaccinale nei confronti dei lavoratori. Questa posizione si fonda sul combinato disposto della Direttiva 2000/54/CE, che disciplina la protezione dei lavoratori dall’esposizione ad agenti biologici, e della Direttiva 89/391/CEE, che stabilisce i principi generali di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Secondo la Corte, l’imposizione di un obbligo vaccinale, pur incidendo su diritti individuali rilevanti, come l’integrità fisica e la libertà personale, può essere legittima, purché rispetti precisi criteri di necessità, proporzionalità e adeguatezza. In particolare, la misura non può essere adottata in via automatica o generalizzata, ma deve scaturire da una rigorosa valutazione del rischio, specificamente riferita al contesto lavorativo interessato. Tale valutazione deve prendere in considerazione la natura delle mansioni svolte, il grado di esposizione potenziale all’agente biologico, l’ambiente di lavoro, nonché la possibilità di contagio ad altri soggetti, come colleghi o utenti esterni.

La Corte sottolinea inoltre che l’obbligo vaccinale, per essere conforme al diritto dell’Unione, deve risultare proporzionato rispetto al rischio che si intende mitigare. Ciò significa che deve trattarsi di una misura strettamente necessaria per garantire la protezione della salute dei lavoratori, e che, prima di imporla, è doveroso considerare l’eventuale efficacia di altre strategie preventive, come l’uso di dispositivi di protezione individuale, l’organizzazione del lavoro in modo da ridurre i contatti, il ricorso al lavoro a distanza ove possibile e l’attuazione di rigorosi protocolli igienico-sanitari. Un ulteriore elemento chiave evidenziato nella pronuncia è l’efficacia dei vaccini disponibili. L’introduzione di un obbligo vaccinale, infatti, è giustificabile solo se i vaccini dimostrano di offrire una protezione effettiva e significativa contro il rischio biologico considerato. In mancanza di tale efficacia, l’obbligo risulterebbe privo di fondamento razionale e contrario ai principi di proporzionalità e adeguatezza sanciti dal diritto dell’Unione.

In conclusione, la sentenza della CGE del 12 giugno 2025 fornisce un’indicazione per orientare le autorità nazionali e i datori di lavoro nell’adozione di eventuali obblighi vaccinali nei contesti lavorativi. Pur riconoscendo la legittimità di tali misure in presenza di un rischio biologico rilevante, la Corte insiste sulla necessità di una valutazione approfondita, basata su dati scientifici aggiornati, su un’analisi concreta del contesto lavorativo e sul rispetto del principio di proporzionalità, così da garantire un equilibrio tra la tutela della salute pubblica e i diritti fondamentali dei lavoratori.

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