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]]>Ambiente Lavoro 2024 ha aperto le porte a un futuro dove la tecnologia è al servizio della sicurezza e del benessere dei lavoratori. Grazie a progetti innovativi e ambiziosi, come quelli presentati da ARTES 4.0 e dai vincitori del Bando Innovazione Tecnologica-BIT Inail, stiamo assistendo a una vera e propria rivoluzione nel mondo del lavoro.
Dalla Luna alla fabbrica: soluzioni per ogni esigenza
Dai robot che ci preparano la spesa a quelli che assistono gli anziani, le soluzioni presentate a Bologna Fiere offrono uno spaccato di un futuro dove la tecnologia è al servizio dell’uomo.
I numeri dell’infortunio in Italia
Nonostante i progressi, gli infortuni sul lavoro restano un problema serio. I dati Inail mostrano un quadro ancora allarmante, con un aumento dei casi mortali e delle patologie professionali. È fondamentale investire in prevenzione e innovazione per ridurre questi numeri e garantire un futuro migliore per tutti i lavoratori.
Le sfide del futuro
La strada da percorrere è ancora lunga, ma la direzione è chiara: la tecnologia ha un ruolo fondamentale da giocare nella prevenzione degli infortuni sul lavoro. È necessario continuare a investire in ricerca e sviluppo, a promuovere la collaborazione tra imprese, università e centri di ricerca, e a diffondere una cultura della sicurezza sempre più diffusa.
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]]>The post Accordo sulla formazione: il Ministero accelera i tempi first appeared on Opra Lazio.
]]>Il Ministero del Lavoro, guidato da Marina Calderone, punta a finalizzare il nuovo accordo sulla formazione il 7 novembre in conferenza Stato-Regioni. Dopo aver avviato il sistema della patente a crediti per l’edilizia, questo nuovo accordo rappresenta un passo fondamentale per aggiornare le norme sulla formazione e sulla sicurezza sul lavoro.
Patente a crediti e formazione: cosa cambia
Il nuovo accordo include l’obbligo di formazione specifica per ottenere la patente a crediti. Le nuove regole entreranno in vigore subito dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Sarà avviata una fase transitoria, con obblighi formativi da completare entro uno o due anni, a seconda della categoria professionale.
Le principali novità dell’accordo
Conclusioni
L’approvazione del nuovo accordo porterà una modernizzazione della formazione in ambito lavorativo, aumentando la sicurezza e definendo chiaramente obblighi e scadenze per ogni categoria.
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]]>The post Artigiani e rifiuti: una nuova semplificazione? first appeared on Opra Lazio.
]]>Buone notizie per gli artigiani! Il Ministero dell’Ambiente ha chiarito che i rifiuti prodotti durante lavori di manutenzione e piccoli interventi edili, come quelli eseguiti da falegnami, muratori, idraulici ed elettricisti, possono essere temporaneamente depositati presso la sede dell’artigiano stesso.
Cosa significa questo in pratica?
Semplificando, gli artigiani hanno ora più flessibilità nella gestione dei rifiuti prodotti durante il loro lavoro. Possono tenerli temporaneamente nel loro magazzino o laboratorio, senza bisogno di autorizzazioni particolari. Questa novità è stata introdotta per semplificare le procedure e ridurre il carico burocratico sulle piccole imprese.
Attenzione però!
Se da un lato questa nuova regola facilita la vita agli artigiani, dall’altro è importante sottolineare che non tutte le situazioni sono uguali. Il Ministero ha infatti specificato che è necessario valutare caso per caso la quantità e la tipologia dei rifiuti prodotti. Alcuni rifiuti, anche se in piccole quantità, possono essere pericolosi e richiedere una gestione specifica.
Cosa resta da chiarire?
La norma che regolamenta questa possibilità è ancora piuttosto vaga, soprattutto per quanto riguarda la definizione di “piccoli interventi edili” e “quantitativi limitati”. Questa mancanza di precisione potrebbe creare delle incertezze e rendere difficile interpretare la legge in modo uniforme.
In conclusione,
La decisione del Ministero è un passo avanti verso una maggiore semplificazione per le piccole imprese. Tuttavia, è fondamentale che gli artigiani siano consapevoli dei propri doveri e si assicurino di gestire i rifiuti in modo corretto e rispettoso dell’ambiente.
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]]>The post Rentri: una rivoluzione digitale per la gestione dei rifiuti first appeared on Opra Lazio.
]]>Dal 13 febbraio 2025, entra in vigore il Rentri, il nuovo sistema digitale per la tracciabilità dei rifiuti. Questa innovativa piattaforma sostituisce i vecchi registri cartacei, rendendo la gestione dei rifiuti più efficiente, trasparente e sostenibile.
Cos’è il Rentri? Il Rentri è un registro elettronico nazionale che permette di tracciare il percorso di ogni rifiuto, dalla sua produzione allo smaltimento finale. Grazie a questa piattaforma, sarà possibile:
Come funziona? Per utilizzare il Rentri, le imprese e gli enti dovranno iscriversi alla piattaforma e compilare i registri e i formulari in formato digitale. Tutti i dati saranno conservati in un database centralizzato, consultabile dalle autorità competenti.
Quali sono i vantaggi del Rentri?
Cosa cambia per le imprese?
Quando entrano in vigore le nuove regole?
Perché è importante il Rentri?
Il Rentri rappresenta un passo fondamentale verso una gestione più sostenibile dei rifiuti. Grazie a questo strumento, sarà possibile ridurre gli sprechi, prevenire l’inquinamento e tutelare la salute pubblica.
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]]>The post Rspp e redazione del Dvr: aziende con più unità produttive first appeared on Opra Lazio.
]]>Il 4 ottobre 2024, l’Ispettorato del Lavoro ha pubblicato un chiarimento in risposta a una faq riguardante la gestione della sicurezza nelle aziende con più unità produttive. La questione trattava il possesso del Documento di Valutazione dei Rischi (Dvr) e la nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (Rspp), due requisiti essenziali per la certificazione aziendale.
Secondo quanto specificato dall’Ispettorato, anche se un’azienda ha più unità produttive con diversi datori di lavoro, i requisiti di sicurezza si applicano a tutta l’azienda. Questo significa che tutti i datori di lavoro devono nominare un Rspp e redigere il Dvr per le rispettive unità. L’Ispettorato chiarisce che, nonostante la norma indichi al singolare il possesso del Dvr e la nomina del Rspp, questi obblighi devono essere interpretati a livello aziendale complessivo.
Questo chiarimento è particolarmente importante per le aziende che operano in diversi cantieri o unità operative, dove potrebbero esserci più documenti e responsabili di sicurezza.
In un’altra risposta, l’Ispettorato affronta la questione degli obblighi formativi che potrebbero non essere rispettati a causa di ritardi nell’attuazione della normativa. Un esempio riguarda la formazione del datore di lavoro, che è in attesa di aggiornamenti dall’accordo tra la Conferenza Stato-Regioni. L’Ispettorato rassicura le aziende, affermando che la dichiarazione di conformità deve riferirsi alla normativa vigente al momento della presentazione, e che l’assenza dell’accordo Stato-Regioni non comporta obblighi formativi non attuabili.
Un’altra questione riguarda il periodo transitorio fino al 31 ottobre 2024, durante il quale chi richiede la patente a crediti tramite il portale non è più tenuto a usare la procedura di autocertificazione via PEC. Dal 1° novembre 2024, la presenza in cantiere sarà consentita solo alle imprese e ai lavoratori autonomi che avranno fatto richiesta della patente attraverso il portale.
Infine, l’Ispettorato chiarisce che le imprese in possesso della Categoria Soa per la III classe d’importo sono esentate dall’obbligo di richiedere la patente. Tuttavia, ribadisce che non esiste alcun legame diretto tra la lavorazione svolta in cantiere e la categoria Soa posseduta, come specificato nella circolare n.4.
Questi chiarimenti offrono maggiore certezza alle aziende in materia di sicurezza sul lavoro, in particolare per quelle con più unità operative. È fondamentale per le imprese rimanere aggiornate sulle normative in vigore e prepararsi alla transizione digitale per la richiesta delle certificazioni tramite il portale.
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]]>The post Credito d’imposta 36% per imballaggi ecosostenibili first appeared on Opra Lazio.
]]>Dal 21 ottobre 2024, le imprese potranno richiedere il credito d’imposta del 36% per l’acquisto di prodotti e imballaggi ecosostenibili effettuati nel 2023. Lo sportello telematico, gestito da Invitalia, sarà aperto fino al 20 dicembre 2024. L’iniziativa, annunciata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), offre un incentivo per le imprese che investono in materiali riciclati e sostenibili.
Il credito d’imposta è rivolto alle imprese che hanno acquistato prodotti realizzati con materiali riciclati o imballaggi biodegradabili e compostabili. È possibile ottenere un rimborso del 36% delle spese, fino a un massimo di 20.000 euro per azienda, con un budget complessivo di 5 milioni di euro per annualità. Tutte le domande verranno valutate indipendentemente dall’ordine di presentazione.
Sono ammissibili i prodotti e gli imballaggi realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata o certificati ecosostenibili secondo le normative vigenti. Gli imballaggi in plastica devono contenere almeno il 30% di materiale riciclato, mentre per quelli in vetro il contenuto riciclato deve essere del 100%. È richiesta la dichiarazione ambientale di prodotto (EPD) o altra certificazione idonea per la validazione.
Le domande possono essere presentate dalle ore 12 del 21 ottobre 2024 fino al 20 dicembre 2024, tramite il portale Invitalia. Si consiglia di preparare accuratamente tutta la documentazione e le certificazioni richieste per l’ammissibilità al credito d’imposta.
Questo incentivo mira a favorire l’economia circolare e ridurre l’impatto ambientale delle imprese. Per ulteriori dettagli, visitare i siti ufficiali di Mase e Invitalia.
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]]>The post Patente a crediti: nei cantieri dal 1° ottobre 2024 first appeared on Opra Lazio.
]]>Il 1° ottobre 2024 segna l’entrata in vigore della patente a crediti per i lavoratori dei cantieri, resa obbligatoria dal decreto legge 19/2024.
Con la pubblicazione del decreto di attuazione (DM 132/2024) e della circolare esplicativa dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (4/2024), il Ministero del Lavoro ha finalmente reso operativa questa nuova norma, che promette di rivoluzionare il settore della sicurezza nei cantieri temporanei o mobili.
Tuttavia, sarà necessario qualche anno per valutarne appieno l’efficacia.
La patente a crediti, in formato digitale, dovrà essere richiesta dalle imprese e dai lavoratori autonomi che operano in cantieri temporanei o mobili.
Questo requisito, previsto dall’art. 89 del D.Lgs. 81/2008, riguarda chi lavora fisicamente nei cantieri.
Sono esentati, invece, coloro che forniscono esclusivamente servizi o prestazioni di natura intellettuale, come ingegneri, architetti e geometri.
Anche le imprese non strettamente edili, come quelle impiantistiche, dovranno ottenere la patente se operano all’interno di cantieri.
Inoltre, le imprese e i lavoratori autonomi stabiliti in Stati membri dell’Unione Europea o in Paesi extra-UE dovranno rispettare l’obbligo della patente a crediti. In questo caso, il rilascio della patente può basarsi su un documento equivalente rilasciato dalle autorità competenti del Paese d’origine, oppure, in sua assenza, dovranno seguire la stessa procedura delle imprese italiane.
Sono esentate dall’obbligo della patente le imprese in possesso di certificazione SOA con classificazione pari o superiore alla III (circa 24.000 soggetti).
Per ottenere la patente a crediti, è necessario soddisfare alcuni requisiti fondamentali, tra cui:
Una volta presentata la richiesta, le imprese e i lavoratori possono continuare a operare nei cantieri, a meno di una comunicazione negativa da parte delle autorità competenti.
Dal 1° ottobre 2024 sarà attivo il portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) per presentare la domanda di rilascio della patente a crediti.
Prima di tale data, a partire dal 23 settembre 2024, è già possibile inviare un’autocertificazione sostitutiva, utilizzando il modello allegato alla circolare 4/2024 dell’INL.
L’autocertificazione deve essere trasmessa via PEC all’indirizzo [email protected] e sarà valida fino al 31 ottobre 2024.
Entro questa data, sarà obbligatorio completare la procedura ufficiale tramite il portale dell’INL.
Dal 1° novembre 2024, non sarà più possibile lavorare nei cantieri in base all’autocertificazione: sarà indispensabile aver richiesto formalmente la patente a crediti.
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]]>The post Generazione Terra 2024: ISMEA per i giovani agricoltori first appeared on Opra Lazio.
]]>Il 30 ottobre si inaugura la seconda edizione di “Generazione Terra”, il programma fondiario di Ismea rivolto ai giovani, che offre finanziamenti fino al 100% per l’acquisto di terreni agricoli.
Il finanziamento è destinato a giovani imprenditori agricoli (under 41) per operazioni di espansione o consolidamento delle loro attività, oltre che a startupper interessati ad avviare un’impresa nel settore agricolo.
Per il 2024 sono stati stanziati complessivamente 80 milioni di euro, suddivisi in base alla tipologia di beneficiario e alla zona geografica. Di questi, 70 milioni sono riservati a operazioni fondiarie promosse da giovani imprenditori agricoli e startupper con esperienza, equamente distribuiti tra le aree del Centro-Nord e del Sud e Isole.
I restanti 10 milioni sono destinati a startupper con titolo, e coprono l’intero territorio nazionale. Le domande per accedere al programma e alle agevolazioni potranno essere presentate a partire dalle ore 12 del 30 ottobre 2024, data di apertura dello sportello telematico, fino alle ore 12 del 29 novembre 2024.
Tra le principali novità di quest’anno, vi è l’aumento del premio di primo insediamento per i giovani startupper, che passa da 70 mila a 100 mila euro. Questo premio è riservato a chi si insedia per la prima volta come capo azienda in un’impresa agricola, o a chi lo ha fatto da non più di sei mesi.
Un’altra novità riguarda la possibilità, per il beneficiario, di richiedere, trascorsi almeno cinque anni dal finanziamento, non solo una revisione dello spread, ma anche del tasso base.
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]]>The post Rifiuti Inerti: pubblicato il Decreto END OF WASTE first appeared on Opra Lazio.
]]>Una svolta per l’economia circolare
Una buona notizia per l’ambiente e per il settore delle costruzioni: è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto che semplifica e amplia le possibilità di riutilizzo dei rifiuti inerti provenienti da demolizioni e costruzioni.
Cosa cambia con questo decreto?
A partire dal prossimo 26 settembre, le aziende del settore edilizio avranno a disposizione uno strumento più flessibile e chiaro per trasformare i rifiuti inerti in preziose risorse. Il decreto, infatti, definisce in modo dettagliato i criteri che devono essere rispettati affinché questi materiali cessino di essere considerati rifiuti e possano essere reimpiegati in nuovi prodotti o infrastrutture.
Quali sono i benefici di questa novità?
Cosa prevede il decreto in dettaglio?
Il nuovo provvedimento stabilisce:
Cosa devono fare le aziende per adeguarsi?
Entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto, le aziende dovranno aggiornare le comunicazioni o le autorizzazioni già in loro possesso, tenendo conto delle nuove disposizioni.
Questo nuovo decreto rappresenta un passo importante verso un’economia sempre più circolare e sostenibile. Semplificando le procedure e ampliando le possibilità di riutilizzo dei rifiuti inerti, il provvedimento incentiva le aziende a investire in soluzioni innovative e a ridurre il proprio impatto ambientale.
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]]>The post L’AI in azienda: cosa cambia con la nuova legge europea? first appeared on Opra Lazio.
]]>L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo del lavoro, ma con questa rivoluzione arrivano anche nuove regole. L’Unione Europea, infatti, ha appena approvato una nuova legge, l’AI Act, che stabilisce delle precise linee guida sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale, soprattutto nei contesti lavorativi.
Cosa significa per le aziende?
Immaginate un’azienda che decide di utilizzare un’intelligenza artificiale per selezionare i candidati a un nuovo posto di lavoro. Con la nuova legge, questa azienda dovrà assicurarsi che:
E per i lavoratori?
Anche per i lavoratori ci sono delle novità importanti. La nuova legge prevede che:
Perché questa legge è importante?
L’AI Act è importante perché cerca di bilanciare i vantaggi dell’intelligenza artificiale, come l’aumento della produttività e l’innovazione, con la necessità di proteggere i diritti dei lavoratori e garantire un utilizzo equo e trasparente di queste tecnologie.
Cosa devono fare le aziende adesso?
Le aziende che utilizzano o intendono utilizzare l’intelligenza artificiale nei processi lavorativi dovrebbero:
In conclusione
L’AI Act rappresenta un passo importante verso un futuro in cui l’intelligenza artificiale sia al servizio delle persone e non viceversa. Le aziende che sapranno adottare queste nuove regole avranno un vantaggio competitivo, costruendo un ambiente di lavoro più equo e trasparente.
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